La natura è arte per Herman de Vries (o come preferisce, senza gerarchie herman de vries). Formazione da botanico ed esordi d'avanguardia con il Gruppo Zero, l'artista olandese, 85 anni, si dedica ai primi anni Sessanta a dipinti monocromi e a oggetti d'ispirazione ottico-cinetica. Dal 1970 ripudia luoghi e dinamiche dell'arte per ritirarsi ad Eichenau, paesino tra i boschi della Baviera, dove vive una simbiosi tra arte natura. Da allora intende la sua opera come un diario nel paesaggio. Colleziona foglie e terre e li dispone con rigore in opere scandite per colori, profumi e forme. Questa sua prima retrospettiva milanese riunisce opere storiche degli anni Sessanta, monocrome e minimaliste; ma soprattutto si focalizza sulla ricerca successiva, composizioni numerate a collage e accumulazioni dalla vocazione installativa, come il poetico tappeto circolare di boccioli di rosa damascena, già alla Biennale di Venezia.