Esclusiva, nomade, una fiera di arte contemporanea e design da collezione in palazzi mai aperti al pubblico e rigorosamente fuori dagli stand.
È questa NOMAD, a St Moritz dall'8 all'11 luglio, alla quinta edizione. Già a Montecarlo, St Moritz e Venezia, così flessibile da rappresentare il format pandemico perfetto. Orchestra una serie di progetti speciali, tra cui una mostra firmata dal critico e curatore americano Kenny Schachter, e 12 gallerie internazionali, tra cui le italiane Vistamare (Milano e Pescara), ML Fine Art (Milano), Monica De Cardenas (Milano), Volumnia (Piacenza), Rossella Colombari (Milano), Luisa Delle Piane (Milano).
In dialogo aperto su temi e strategie, abbiamo chiesto di svelare i segreti di NOMAD ai suoi fondatori: Giorgio Pace, consulente di lungo corso per arte e design; e Nicolas Lecompte-Bellavance, canadese, globe-trotter, che ha vestito in scioltezza tutti i ruoli del design. Designer come Oeuffice, già in collezione al Metropolitan a New York. Poi gallerista con Carwan a Beirut, ponte tra oriente e occidente, tra arte e design.
Qual è la ricetta e quali le necessità da cui ha avuto origine NOMAD? In che modo il suo modello si è adattato ai nuovi scenari pandemici? Chi sono i suoi interlocutori, gallerie e collezionisti? Dove si svolge quest’anno? Quali sono i protagonisti e le novità di quest’edizione? Cosa intravedete nel suo futuro come nel futuro delle fiere?
FLASH! Ascolta Giorgio Pace e Nicolas Lecompte Bellavance, fondatori di NOMAD a St Moritz dall'8 all'11 luglio
Photo: Filippo Bamberghi.