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Ispirato dal lavoro di alcuni maestri del Novecento – Fontana, Burri, Richter – Gabriele Maquignaz (Aosta, 1972) cerca di superare la dimensione del tempo e dello spazio. Con l'uso del fucile l'artista spara alla tela, la perfora, la ferisce, così da aprire nuovi portali da attraversare. Un atto letale e violento in Maquignaz si fa gesto creativo che tende all'infinito.
In mostra sono esposte le opere più recenti dei cicli Porte dell’Aldilà e i Big Bang.