La mostra riporta ad un evento accaduto nel 1947 sull’isola di Shelter, nei pressi di New York, dove i più celebri e visionari fisici teorici dell'epoca presero parte ad un fondamentale Summit all’indomani della seconda guerra mondiale, dando il via ad un atteggiamento di condivisione della conoscenza scientifica.
Il progetto espositivo mette in scena il format inedito della “Meta-conferenza” che unisce linguaggio artistico e scientifico. Le opere si parlano a distanza, posizionate nelle varie sedi coinvolte: le due sedi della Galleria Marina Bastianello, gli spazi del Museo del’900 e del Distretto M9.
Nella sede veneziana della galleria è esposta una grande installazione a parete di Fernando Garbellotto (Portogruaro, 1955), ispirata al concetto di “Rete come idea del mondo”, mentre Luca Pozzi (Milano, 1983) occuperà la galleria di Mestre con un ambiente interattivo composto da dispositivi magnetici a parete, sculture ingegnerizzate con rivelatori di particelle dell'INFN e una postazione di Realtà Virtuale per accedere ai contenuti della “Rosetta Mission 2024” da remoto.