Artists
Una ventina di opere mai esposte prima fanno da nucleo a questa mostra, che prende come punto di partenza l'anatomia e la biologia umana per giungere alla consapevolezza della caducità umana.
Le opere infatti, se osservate con attenzione, raffigurano cellule tumorali e neoplasie, in una sorta di esorcizzazione del dolore della malattia.
Aldo Salucci in queste opere ricuce ferite metaforiche attraverso la polvere oro con una tecnica simile a quella giapponese kintsugi, con cui gli artigiani giapponesi riparavano le tazze in ceramica. L'obbiettivo è, attraverso questa tecnica, di rendere esteticamente migliore un oggetto aggiustato rispetto a quello intero originale.