Affascinato sin da ragazzo ai temi dell'isolamento, dell'esplorazione e del desiderio di connessione, Anselm Kiefer nei suoi stratificati lavori ha sempre bisogno di partire da qualcosa che c'è. Molto spesso quel qualcosa che c'è è un riferimento letterario, poetico, teologico, mistico che viene poi de-figurato e reso irriconoscibile. Riferimenti che restano molto spesso in brandelli di frasi, di parole, di tracce e di titoli che non rappresentano la chiave di lettura dell'opera, quanto piuttosto l'indizio della sua genesi.
Brandelli di Omero, di Alessandro Magno, della Bibbia e di Ludwig van Beethoven che sembrano sopravvissuti a un naufragio trovano approdo negli otto inediti e monumentali dipinti realizzati negli ultimi due anni sul tema delle isole e protagonisti della personale dell'artista tedesco nella sede della galleria romana.